Senologia
Il tumore al seno è la forma di tumore più frequente nella popolazione femminile.
Colpisce ogni anno più di un milione di donne in tutto il mondo ( in intalia 30.000 nuovi casi all'anno).
Come in tutti i tumori la diagnosi precoce è determinante: un intervento tempestivo può assicurare la guarigione alla maggior parte delle donne.
Le cause del tumore al seno non sono ancora del tutto chiare
Esistono molti fattori di rischio che aumentano la probabilità di ammalarsi:
- Età; tre donne su quattro sono colpite dopo i 50 anni.
- Familiarità e predisposizione genetica ( il 10% delle donne con cancro al seno ha avuto altri casi in famiglia).
- Come possibili concause: i fattori ormonali, per esempio la pubertà precoce, la gravidanza tardiva, la mancanza di figli, l'uso della pillola anticoncezionale per più di cinque anni, la terapia ormonale sostitutiva
- Anche obesità e stile di vita ( forte consumo di alcol e fumo) sono associati ad una maggiore incidenza del tumore.
I principali esami diagnostici per una diagnosi precisa sono l'ecografia e la mammografia
Esami:
Ecografia, esame eseguito con ultrasuoni; è completamente innocuo, indolore e dura qualche minuto. L'esame è sicuramente operatore dipendente.
L'ecografia è consigliabile :
- prima dei 25 anni soltanto in donne sintomatiche (riscontro di noduli, secrezioni, sintomatologia dolorosa riccorrente) o con precedenti familiari.
- dai 25-30 anni sino ai 40 anni anche in donne asintomatiche, come esame di screening, con frequenza annuale.
- dopo i 40 anni a completamento della mammografia quando la ghiandola mammaria è ancora densa o per tipizzare meglio un nodulo evidenziato con la mmografia (solido-liquido).
L'ecografia è inoltre utlizzata come guida per eventuali aghi aspirati
Mammografia, è una semplice radiografia al seno.
Attualmente si utilizzano soprattutto mammografi digitali (che usano cioè al posto della tradizionale pellicola un rilevatore digitale); quest'ultima generazione di mammografi oltre immagini di altissima qualità a bassa dose di radiazioni, permettendo una più facile percezione della presenza di piccole lesioni grazie alla possibilità di elaborazione delle immagini (ingrandimento, manipolazione del contrasto, inversione ecc..)
Per eseguire una mammografia è necessario comprimere la mammella con un apposito compressore in modo da ottenere immagini ben definite. La compressione della mammella avviene in modo delicato e graduale affinchè l'esame sia perfettamente tollerato. Questa compressione non lascia segni, anche se talora può causare un leggero disagio, ma non provoca alcun danno.
La compressione della mammella è necessaria: non solo il tessuto mammario viene disteso in modo da poter esaminare bene le strutture interne ma ciò permette di utilizzare una dose molto bassa di radiazioni (la dose di radiazioni da mammografia è comunque inferiore a quella che si assorbe in tutto il corpo se si trascorrono alcuni giorni in alta montagna).
La mammografia è consigliabile in tutte le donne dai 40 anni in poi.
Va eseguita periodicamente con frequenza che varia da un minimo di 1 anno ad un massimo di 2 anni ( controlli più frequenti nelle donne con familiarità, che fanno uso prolungato di terapie ormonali, già operate di neoplasia mammaria o ovarica).
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